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Visualizzazione dei post da settembre, 2010

Evoluzione umana a rischio

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    Nonostante la quantità di notizie prodotte negli ultimi vent’anni sia aumentata tantissimo, non si è arrivati ad un aumento della conoscenza: lo spettatore televisivo è incessantemente bombardato da informazioni che si accavallano e si sovrappongono, che rispondono ad una strategia editoriale fondata esclusivamente sul raggiungimento del maggior numero di spettatori. In questo modo noi siamo ‘informati’ di più, ma sappiamo di meno.     Interessante quanto allarmante è la tesi esposta da Giovanni Sartori nel suo libro Homo videns , secondo il quale, nel momento in cui si passa dall’ homo sapiens (prodotto dalla cultura scritta) all’ homo videns (frutto della civiltà dell’immagine), si assiste ad un impoverimento dell’apparato culturale e cognitivo:

Il telegiornale ideale

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   Ieri ho descritto la situazione attuale circa il telegiornale italiano. Oggi vi propongo una riflessione su come il telegiornale dovrebbe evolvere, affinché sia sempre uno strumento di informazione efficace ed efficiente. Le nuove tecnologie     Lo sviluppo delle nuove tecnologie consente di illuminare agevolmente tutti gli angoli del pianeta: non per caso l’esplosione delle bombe nella metropolitana di Londra è stata registrata da semplici telefoni cellulari.

Com'è fatto un telegiornale

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Il quadro     L’informazione è parte di un sistema vasto, dominato da regole di mercato . L’obiettivo dichiarato è incrementare l’audience, al fine di aumentare la raccolta pubblicitaria. E l’informazione precisa, puntuale, coraggiosa ed intelligente sulla mafia non “si vende” bene.     Intorno alla metà degli anni ’90 venne consolidandosi l’attuale scenario televisivo: Rai da una parte e Fininvest (oggi Mediaset) dall’altra. Ne scaturì una sorta di concorrenza tra i canali privati e il servizio pubblico.     Il risultato di questo sistema fortemente condizionato dal “pensiero unico” del consumo e dell’accumulazione di denaro è una evidente deriva qualitativa dell’informazione. Come è fatto un TG