Be-Wizard 2013: usabilità e web marketing


Al Be-Wizard 2013 Avinash Kaushik nel suo secondo intervento si è servito di nove casi per parlare di usabilità dei siti web, «Digital Marketing: “Crimini contro l’umanità” I più comuni errori commessi da coloro che fanno web marketing».
1. Stupido insulso utilizzo di Flash. Ogni volta che utilizzate Flash su un sito internet muore un cucciolo. Flash è pesante, è maldestro, è meglio usare alternative (in ambiti di siti web).


2. In un sito internet odio la rotellista che gira per caricare il sito, sto dicendo alle persone "il tuo tempo alla fine non è così importante". La prima caratteristica del sito internet deve essere la velocità. La prima caratteristica è la velocità: nessuna intro, dateci direttamente il rasoio che voglio comprare! Se mi dai la possibilità di saltare l'intro, non metterla per niente!

3. Quando un sito internet si carica deve aggiungere nuovo valore alla mia vita, bisogna dare molto per chiedere molto. 628 link in una pagina (Gazzetta dello sport), è una tortura! Un esempio da cui prendere ispirazione: USATODAY ha solo 69 link, sono tanti, ma molti molti meno. Quando si carica la pagina niente pubblicità, questo è quello che sta accadendo nel mondo adesso, questo è quello che voglio vedere e deve esserci. Quando creiamo un sito internet dobbiamo creare delle esperienze.

4. Faccio una ricerca su Google "flight to India", clicco sul primo risultato e tu mi mandi in un pannello che mi chiede dove voglio andare?! Te l'ho già detto che voglio andare in India, perché me lo richiedi?! Non sei mica un televisore!

5. L'anno dei mobile è stato il 2009. Molte persone che vedono un annuncio su internet vanno da mobile a capire di cosa si tratti. È follia non creare un sito mobile friendly e quindi riproporre lo stesso sito per un grande display su un dispositivo con un piccolo schermo. Prima bisogna pensare al mobile, poi al desktop, è più facile creare un sito a partire dal mobile e poi sviluppare quel sito per il desktop. È sempre importante creare una buona esperienza utente sul mobile da tablet o da smartphone.

6. Alcune aziende hanno allestito un sito web in cui non c'è niente, ma solo rimandi a social network platforms. Il problema è che ci sono dei limiti, io non sono proprietario di quelle piattaforme, per cui alla lunga la strategia non è vincente, perché quei contenuti non sono proprio miei. Pensando alla propria strategia, occorre chiarire di cosa sono proprietario e dove sono in affitto (in Facebook sono in affitto). 

7. La prima cosa da non fare quando la gente arriva sul sito web è interromperle, io non devo costringere le persone ad iscriversi. Non usare flash, non usare siti lenti, non mettere musica ad alto volume, bisogna cercare di essere una persona bellissima e intelligente, non bellissima e idiota. Un bell'esempio possiamo trovarlo sul sito della Sony in cui possiamo fare un confronto fra le macchine che vendono: cliccando un pulsante mettono in evidenza le differenze tra i computer con un colore diverso, non vomitando tutte le caratteristiche ma disponendole in orizzontale. Non sacrificate mai la funzionalità per avere un sito sexy!

8. A volte lanciamo un sito e ce ne dimentichiamo: come possiamo realizzare un sito social? Kimpton, una catena di hotel americana, ha un sito fatto e finito, ma per renderlo sempre fresco, hanno creato un blog in qui mettono spesso dei contenuti. In un sito è importante creare una parte per un rapporto di una volta e via, e una parte in cui si può interagire o comunque avere un rapporto in continua evoluzione. È importante quindi avere una parte dinamica e una parte statica. È bene avere rapporti a lungo periodo, creare post in un blog permette di condividerli sui social network, e quindi far conoscere l'hotel. Dinamico+statico = strategia vincente. Serve la capacita di creare un rapporto continuo con la persona. Avere un rapporto in cui si vende solo è inutile.

9. Per chi ha un sito di ecommerce. Non è importante solo monitorare gli ordini, ma anche le wishlist per esempio: se faccio bene questo, o rendo facile la condivisione attraverso i social network, posso più facilmente avere successo. Se mi interessano solo i lati di vendita, non vado molto in là, ma se permetto ai miei clienti di fare altro, sul lungo periodo posso vincere, perché non è detto che le persone vanno sul sito solo per comprare, magari fanno un giro, una cernita degli oggetti e poi in un futuro compreranno.


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